Jean-Marc Lattion
Operaio siderurgico artistico
Collombey

« Da mio zio, fabbro, fabbro e fabbro, ho imparato le basi del mio mestiere fin dall’infanzia. Ho deciso a poco a poco di mettermi in proprio come fabbro artistico. »

Classe 1951, Jean-Marc Lation inizia gli studi di ingegneria meccanica, che abbandona dopo alcuni trimestri, deluso dall’atmosfera studentesca. È diventato un programmatore di computer per alcuni anni. Ma nel 1976 il suo gusto per l’indipendenza e il ricordo dello zio lo riportano alla fucina. Inizia realizzando alcune decorazioni per le case e firma la sua prima opera.

« Molto rapidamente mi sono rivolto alla scultura. Il primo che ho fatto per un individuo era un pipistrello. »

Entrare nello studio di Jean-Marc Lation è un viaggio in un mondo fantastico. I suoi strumenti si affiancano a un intero bestiario degno di Tolkien, gatti o gufi appollaiati su una falce di luna, elefanti e lumache o mucche che sono diventate divinità. Realizza anche cancelli, cancelli o transenne, segnaletica o anche mobili.